Hair Care

Questa pagina riporta alcuni consigli e raccomandazioni per mantenere in salute i propri capelli. In particolare, riguardo all'igiene, fino a qualche anno fa una corrente di pensiero trasmetteva il messaggio che più i capelli si lavano e più questi "reagiscono" producendo maggiori quantità di sebo. Così, ancora oggi, arrivano in ambulatorio pazienti che si sforzano di non lavare i capelli più di una volta la settimana, pur sentendo il bisogno di farsi lo shampoo più frequentemente. Invece, soprattutto a coloro che hanno una evidente produzione di sebo, si raccomanda di lavarli spesso (a giorni alterni oppure ogni giorno nel caso se ne avvertisse la necessità e comunque ogni volta che si pratichi sport), con detersioni uniche (senza cioè ripetere l'applicazione di shampoo) ed utilizzando un detergente delicato.

Occorre ricordarsi sempre di massaggiare il cuoio capelluto con i polpastrelli delle dita: bisogna pensare a lavare il cuoio capelluto più che i capelli! Periodicamente, almeno ogni due settimane, si possono lavare i capelli con uno shampoo antimicotico, per esempio a base di ketoconazolo, massaggiando il cuoio capelluto per almeno tre minuti.

È fortemente sconsigliata la pratica di acconciare i capelli, subito dopo averli lavati, con spazzole a sezione tonda che li stirano mentre li si asciugano con il phon. Per lo stesso motivo sono anche sconsigliati gel, spume e lacche. Sappiamo, infatti, che il capello fuoriesce dal follicolo non diritto, ma inclinato di circa 120°, la ghiandola sebacea ed il muscolo pilo erettore si trovano rispetto a questa angolazione sempre in una posizione ben precisa e con il fondo della ghiandola sebacea che poggia sul ventre dei fasci muscolari dell'organo piloerettore.

Tutti quei cosmetici acconcianti che sovvertono questa disposizione spaziale alterano l'angolo di uscita del capello sollecitando il muscolo erettore, che reagisce a questa modificazione delle strutture follicolari. Si ipotizza che questa situazione costituisca un microtrauma meccanico che comporta un'irritazione del follicolo e tricodinia, quella dolorabilità delle radici dei capelli che tutti hanno conosciuto dopo averli tenuti costretti dopo una legatura particolarmente intensa, o dopo aver portato il casco per un certo tempo. Se proprio non se ne può fare a meno, sono da preferirsi i gel a tenuta morbida (evitando quelli con l'indicazione "tenace", "forte") ed è necessario ricordarsi di non pettinare mai a secco i capelli impregnati di gel, ma di bagnarli sempre prima.

Dopo un bagno al mare, in particolare, i capelli vanno immediatamente risciacquati in abbondante acqua dolce ed, a fine giornata, é necessario lavarli con uno shampoo delicato (anche ogni giorno se si fa il bagno in acqua di mare con questa frequenza). Tagliare i capelli corti, inoltre, non li "rinforza", in quanto quello che viene reciso è una parte di fusto, "un aggregato di cheratina" formato da cellule ormai prive di ogni attività vitale (il solo vantaggio che si può ottenere tagliando corti i capelli è, semmai, dovuto alla minore traumatizzazione con lavaggi, spazzolature, etc. ed alla maggiore facilità di impiego di farmaci in forma di lozioni o shampoo). In sintesi, il capello non deve essere paragonato ad una pianta che può trarre beneficio da "potature" periodiche ed, oltretutto, rasarli a zero comportebbe un esposizione diretta del sole direttamente su un cuoio capelluto non protetto, inducendo sui follicoli "infiammazione follicolare alta" con conseguente fibrosi della struttura follicolare (Tosti A, 1999).

Ultimo aggiornamento: 30-10-2015


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