Trattamento chirurgico
Dagli Stati Uniti è arrivata una nuova tecnica chirurgica che consente di reimpiantare i capelli ripristinando il normale processo di crescita bulbare. Il trapianto viene effettuato prelevando i capelli dello stesso paziente dalle zone tra la nuca e le orecchie . I bulbi piliferi di queste zone sono infatti geneticamente refrattari all'azione del diidrotestosterone, l’ormone responsabile della calvizie. L’intervento, del tutto indolore, viene eseguito in anestesia locale con aghi ad alta tecnologia, chiamata No-Kor Vented Needle, che consentono, dopo aver prelevato i bulbi dallo stesso paziente, di reimpiantarli ad un’alta densità, vale a dire circa cinquemila capelli in un unico intervento. La quantità di capelli trapiantata è tre volte maggiore rispetto a quella che si può impiantare negli interventi normali grazie alla tecnologia ad alta densità che, avvalendosi di aghi sottilissimi, effettua un numero elevato di incisioni. Questa quantità di capelli inoltre è sufficiente a coprire una calvizie di media estensione.
Il trapianto ha una durata di circa quattro ore e viene effettuato in una sola giornata senza necessità di alcun ricovero. Prima dell’intervento il paziente assume un antibiotico per prevenire un’eventuale infezione. Il medico sottopone quindi il paziente ad anestesia locale mediante iniezione di xilocaina, un farmaco anestetico molto leggero. Quando il farmaco ha svolto la sua azione anestetica il chirurgo comincia a prelevare i bulbi sezionando una o più piccole strisce di pelle e poi sutura la testa del paziente . Le strisce di pelle vengono sezionate al microscopio
per estrarre i bulbi piliferi, dopodiché il chirurgo effettua incisioni sulla parte calva della testa del paziente per potervi reimpiantare i bulbi piliferi prelevati dalle altre zone
. I bulbi vengono inseriti seguendo la normale linea di attaccatura dei capelli a seconda dell’età del paziente.
Al termine dell’intervento il paziente può tornare a casa senza alcun bendaggio, fare lo shampoo e ritornare alle normali attività dopo 6 ore. Le microscopiche crosticine a testa di spillo visibili dopo l’intervento scompaiono da quattro a nove giorni dopo il trapianto. I bulbi piliferi trapiantati sono saldi e definitivi e dopo l’intervento crescono in maniera naturale e fisiologica pre tutta la vita. L’autotrapianto non causa effetti collaterali come rigetto o l’intolleranza ma non è consigliato ai pazienti con gravi disfunzioni cardiache o ai pazienti diabetici insulino-dipendenti.
Dott. Vincenzo Gambino

Istituto Ortodermico Italiano
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